Anello di Loro Ciuffenna
con visita guidata al Museo e all'Atelier/Archivio Venturino Venturi nel centenario della nascita
conduce: Marco C.
Difficoltà: E
Difficoltà ••
Tempo di percorrenza:
Percorso di circa 11,5 Km CAI n°33-35
Dislivello: 600m in salita-600m in discesa
Ritrovo presso la sede del Gruppo Trekking alle ore 7,45 partenza alle ore 8,00
Nel centenario della nascita di Venturino Venturi, faremo un trekking nei luoghi in cui l'artista ha vissuto.
Per ragioni organizzative si prega di iscriversi entro venerdì 26 telefonando al numero 3337042741
Dopo il trekking, alle ore 15:00, la nipote di Venturino, Lucia Fiaschi, ci attenderà e accompagnerà nella visita al Museo, all'atelier e all'archivio dell'artista.
Il trekking
Si parte da Oliveto (580 mslm) verso Querceto fatte poche centinaia di metri, si volta a destra su un tratturo che si inerpica nel bosco, sentireo n°33 CAI. Si giunge quindi al crinale (780 mslm) fino a arrivare alla sommità del Monte Cocollo (881 mslm), dove un tempo vi era un castello importante ora ammasso di rovine. Il punto è uno dei più belli del Pratomagno in quanto a vista e panorama. Sempre seguendo il sentiero CAI n°33 si ridiscende alla strada forestale che seguiamo sul crinale, seguendo nello stesso tempo il sentiero CAI N° 35. Superato il Varco di Odina e giunti al Varco della Serra voltiamo a sinistra per una stradella non segnalata che in ripida discesa ci conduce alla Quercia al Nibbio (668 mslm). Li ritroviamo il sentiero cai N° 33 che percorriamo indietro fino ad arrivare all’agriturismo di Odina (671 mslm). Una bella strada larga ma sterrata ci riconduce indietro fino a Querceto (532 mslm), dove è situata una chiesa le cui notizie risalgono al 1000 per poi tornare ad Oliveto.
Museo e Casa Venturino Venturi
Il Museo Venturino Venturi occupa il piano terreno del Palazzo Comunale. Vi sono esposte 92 opere (sculture e disegni) che coprono un arco temporale di oltre quarant’anni di attività. Donate da Venturino alla sua città natale, rappresentano compiutamente il suo percorso artistico e descrive la vitalità dei suoi contatti con la cultura italiana.
Nella singolare lettura dell’immagine di Pinocchio, ben presente in pittura nelle sale del museo, Venturino propone una delle immagini più rappresentative della cultura contemporanea. Il tema della Madre conferma anche nello spazio espositivo del museo la centralità che ha avuto per l’intera riflessione dell’artista.
Il Museo e l’Archivio Venturino Venturi, che ha sede in Casa Venturi, costituiscono un centro di prim’ordine per la conoscenza di una delle principali personalità artistiche del secondo Novecento italiano. Casa Venturi custodisce al suo interno l’Atelier dello scultore, gli ambienti nei quali ha vissuto nella sua tarda età, ed è un attivo centro di educazione all’arte nonché di produzione di eventi espositivi di livello nazionale.
Biografia
Venturino Venturi nasce a Loro Ciuffenna nel 1918. Segue, nel 1921, il padre, antifascista ed emigrante, in Francia e in Lussemburgo, quindi, nel 1934, torna in Italia per completare la propria formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Qui vive pienamente il clima culturale del tempo, stringendo amicizia con il pittore Ottone Rosai, con il poeta Eugenio Montale e con i più giovani scrittori Mario Luzi e Vasco Pratolini. Gli anni della formazione fiorentina si concludono con il secondo conflitto mondiale e la grave ferita sul fronte greco-albanese. La prima esposizione dei suoi lavori si tiene a Firenze con un’entusiastica recensione. Lavora due anni a Milano, dove conosce Lucio Fontana, quindi in Lussemburgo, poi nuovamente in Toscana.
Partecipa alle principali rassegne artistiche italiane, tra cui la Biennale di Venezia del 1950. Nel 1954 vince il concorso internazionale per il Monumento a Pinocchio di Collodi, con un impegno artistico e fisico che lo conduce a un periodo di inattività fino al 1960, quando la galleria La Strozzina di Firenze organizza la sua prima antologica, alla quale seguono altri e numerosi riconoscimenti, incarichi pubblici e una intensa attività espositiva in Italia, Francia e Lussemburgo. Nel 1993 il Comune di Loro Ciuffenna, dove Venturino ha scelto di risiedere, inaugura un museo interamente dedicato alla sua opera, e i suoi lavori entrano nelle collezioni permanenti dei grandi musei. Poco dopo la sua scomparsa (2002) viene inaugurata e aperta al pubblico Casa Venturi, la sua casa atelier oggi sede dell’Archivio Venturino Venturi e del Centro di Documentazione per la Scultura Italiana del Novecento.
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