Badia di Buonsollazzo - 1 dicembre 2013

Conduce: Franco T.

Dislivello: m  450 + 450
Tempo di percorrenza ore 4.30
Lunghezza; km  14

Difficoltà :E

Difficoltà ••

Ritrovo alla sede del Gruppo Trekking Tripetetolo alle ore 8,00 -  partenza alle ore 8,15

  L'anello non presenta difficoltà, salvo alcuni tratti scivolosi dovuti alle piogge di questi giorni, ma speriamo asciutti quando li percorreremo.   Si parte dalla Badia del Buonsollazzo in località Tassaia e si sale con il sentiero n° 00 che porta a Montesenario, dove se il tempo lo permette, potremo ammirare il panorama, visitare la chiesa e fare una pausa ristoratrice.

        Dopo si scende attraverso la bella foresta di abeti fino alla strada asfaltata che percorreremo per 300 m circa fino al sentiero n° 61 che porta in discesa a Bivigliano, dove faremo la pausa pranzo. All'uscita di Bivigliano prenderemo il sentiero n° 65 e in seguito il sentiero n° 18 in salita che ci riporterà sullo 00 per il ritorno a Buonsollazzo.

        Bel percorso con tanti scorci panoramici.

 Badia del Buon Sollazzo:

Uno splendido complesso nelle campagne borghigiane, nei pressi della Tassaia, tra Polcanto e Bivigliano. Da molti anni vuoto, depredato all’interno di tutto, di proprietà fino al 2004 dell’Ordine dei Camaldolesi.

Fatta costruire - narra la leggenda- dal Conte Ugo di Toscana, che perdutosi in quei boschi, avrebbe fatto voto di erigerla se si fosse salvato. Fu affidata a comunità benedettine cluniacensi prima e cistercensi poi. All’inizio del ‘700 il monastero fu completamente fatto restaurare dal Granduca Cosimo III, che lo affidò a una comunità di trappisti, e a Buonsollazzo fu fondata la prima “Trappa d’Italia. Per giungere agli ultimi tempi, quando nella Badia mugellana i camaldolesi vi insediarono un collegio, nel quale hanno ricevuto la loro prima formazione varie generazioni di monaci.