Terzo appuntamento “in cammino con Dino” con cui Il Gruppo Trekking Tripetetolo vuole ricordare, Dino Campana, illustre concittadino. Il nostro socio Dino Castrovilli ha curato insieme all'associazione Stella Rossa una ristampa anastatica di grande pregio dei Canti Orfici corredata la lettura integrale, registrata su cd, dell'intera opera fatta dall'attore e regista Claudio Morganti.
ingresso libero
Siamo felici di presentare, insieme al grande attore e regista Claudio Morganti, al direttore del Teatro delle Arti Gianfranco Pedullà e al curatore Dino Castrovilli, questa realizzazione che rende omaggio al Poeta. Poeta che ha sofferto per l'incomprensione della gente e che solo dopo tanti anni ha ricoperto il ruolo di grande poeta del '900, che era suo di diritto, in occasione del centenario della pubblicazione dei CANTI ORFICI.
A proposito dell'iniziativa i curatori dichiarano:
…ci siamo proposti di rendere un adeguato omaggio a Dino Campana e al suo Libro unico, mettendo a punto, in collaborazione con la Fondazione Primo Conti (Fiesole) e Cronopio Edizioni (Napoli), un progetto editoriale che unisce: la più fedele e accurata ristampa anastatica del libro uscito dalla tipografia Ravagli nell’estate del 1914, un quaderno con una preziosa Nota di Gabriel Cacho Millet, e, novità assoluta, un cd audio contenente la lettura integrale dei Canti Orfici da parte dell’attore e regista Claudio Morganti.
ECCO TUTTO IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
VENERDI 7 NOVEMBRE/TEATRO DELLE ARTI
Una sera con Claudio Morganti
Una serata intera con Claudio Morganti, con uno dei più rilevanti attori e registi del nostro teatro
ore 18.30 CANTIERE DELLO SPETTATORE
Gianfranco Pedullà incontra Claudio Morganti
ore 21
LA VITA HA UN DENTE D’ORO
regia Claudio Morganti
con Francesco Pennacchia e Gianluca Stetur
dramaturg Rita Frongia
organizzazione Adriana Vignali
Esecutivi per lo Spettacolo con il sostegno della Regione Toscana
Un po' di storia
Nel 1916 Giovanni Campana, direttore didattico ed insegnante a Marradi, ottiene un miglioramento di carriera a Firenze e si trasferisce con tutta la famiglia a Lastra a Signa in quello che allora si chiamava “albergo Sanesi”. Anche se l'albergo ormai con c'è più, il Sanesi è ancora oggi uno dei ristoranti più rinomati della Toscana e un luogo tra i più significativi dela nostra cittadina. Proprio qui, sullo stesso edificio dove prima sorgeva l'albergo, c'è un'epigrafe di marmo che ricorda la permanenza della famiglia Campana dal 1916 al 1918 con su scritto:
“QUI VISSE DINO CAMPANA-POETA DEI CANTI ORFICI”
Quando la famiglia Campana si trasferisce a Lastra a Signa, Dino era diventato poeta già da tempo, anche se sempre più squattrinato e disperato. Una delle produzioni poetiche del tempo la compone per la Riviera Ligure di Novaro proprio a Lastra a Signa dove scrive le sue Storie, una raccolta di aforismi e componimenti, provocatori e dissacranti, che manifestano uno spirito goliardico che deve essere sto unproprio della sua anima del tempo.
Il 12 Gennaio 1918 con un ordinanza di ricovero imposta dal Sindaco di Lastra a Signa e firmata dal medico condotto, il poeta entra per la quarta e ultima volta della sua vita in manicomio.
Il certificato medico condotto del Comune di Lastra a Signa certifica, in data 12 gennaio, che: «Campana Dino è affetto da alienazione mentale et urge sia internato nel manicomio provinciale». Dino Campana viene rinchiuso il giorno stesso in San Salvi; intorno alla primavera-estate del 1918, viene trasferito a Castel Pulci in via definitiva.
Si spense nel cronicario di Villa Castelpulci alle ore undici e tre quarti del primo marzo 1932 in età di anni quarantasei e dopo quattordici di manicomio, per setticemia primitiva acutissima.
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